15 febbraio 2001
ARMANDO TRABUCCHI
DEBORAH COMPAGNONI IERI E OGGI

Il piacere di scrivere una lettera! Le Poste Italiane provano ad alimentarlo con un concorso a cui partecipano 19.000 classi in tutta Italia. Grandi testimonial lo hanno accompagnato e fra di loro Deborah Compagnoni che ha incontrato i ragazzi della scuola elementare della sua Valfurva. "Torno sempre volentieri a casa mia - ha detto - perchè mi piace questo paese, mi piace sciare, mi piace la natura della mia valle, mi piace stare con la mia gente". Decine le domande che i suoi piccoli convalligiani hanno preparato e hanno presentato alla campionessa che ha ripercorso i ricordi della sua infanzia, della sua carriera, della sua storia personale. Il ricordo delle giornate al Monte Confinale a fare i pastorelli, le prime gare e il rapporto con la scuola, la carriera, i successi, gli infortuni, l'abbandono, la nascita di Agnese. Eccone qualcuna, di queste domande, con le risposte di Deborah...
TI PIACEVA ANDARE A SCUOLA?
"La cosa bella era poter incontrare tanti amici ed imparare ogni giorno cose diverse. Dalla 3^ alla 5^ elementare ho mantenuto una lunga corrispondenza - visto che parliamo di lettere - con una amica bolognese"
QUALE MATERIA AMAVI DI PIU'?
Non mi piaceva la matematica! Mi piaceva invece disegnare perchè avevo tanta fantasia; mi piaceva molto raccontare e anche nei temi ci mettevo molte cose inventate
COSA PROVI A RITORNARE A SCUOLA?
"Quando andavo a scuola io non c'era un posto bello come questo (ovvero l'auditorium dove c'è stato l'incontro ndr) dove incontrarsi tutti assieme. C'era ancora la piccola scuola di Sant'Antonio. Ma confesso che è sempre bello ed emozionante ritornare indietro"
TI PIACE LEGGERE? COSA LEGGEVI?
E' sempre stata una passione, ho sempre letto molto. Quando mi spostavo in treno per allenamenti o gare, ma anche in albergo durante le trasferte. Oggi leggo un po' meno perchè c'è Agnese che riempie la giornata. Mi piaceva leggere racconti di fantasia, gli stessi che piacciono ai bambini di oggi
E TI PIACEVA SCRIVERE? AVEVI UN'AMICA DI PENNA?
La scuola mi ha insegnato a scrivere, non so dire se mi piacesse più o meno che leggere o disegnare. Parlando di lettere certo ho scritto meno di quanto gli altri hanno scritto a me! Ho scatole piene di corrispondenza che spero un giorno di poter rileggere. Se avevo un'amica a cui scrivere? Sì, si chiama Monia, oggi l'ho persa di vista, ma allora scrivevo molto a lei.
QUANDO HAI COMNCIATO A SCIARE? PERCHE' LA DISCESA?
Ho incomnciato presto, a 2 anni e mezzo. Ho voluto seguire mio fratello a tutti i costi anche se a quell'età è davvero molto presto per iniziare. La discesa? Non so perchè, mio papà mi ha messo gli sci da discesa.
LA PRIMA GARA? QUANTE GARE? QUALE LA VITTORIA PIU' BELLA?
La prima gara l'ho vinta a sei anni, mi hanno dato il premio lo stesso anche se avevo saltato 2 porte. Di gare ne ho vinte tante nella mia carriera, ma ricordo volentieri le medaglie alle olimpiadi ed ai mondiali... La vittoria più bella è stata l'ultima della mia carriera, lo slalom gigante di Nagano: una vittoria voluta e cercata in una gara sofferta nella quale volevo vincere e ci sono riuscita.
PERCHE' HAI DECISO DI SMETTERE? HAI RIMPIANTI?
Quando mi sono ritirata ero arrivata all'apice della carriera ed avevo raggiunto i risultati che mi ero prefissata. A quel punto avevo altri progetti... E' nata Agnese (lo dice con un grande sorriso) ed è stato molto bello. Non credo di avere rimpianti
DA PICCOLA SOGNAVI DI DIVENTARE UNA CAMPIONESSA?
Sì, sognavo, ma credo come sognano tutti i bambini. Strada facendo ho visto i miei sogni diventare realtà, concretizzarsi giorno dopo giorno. E' stato bello vedere i sogni realizzarsi, ma devo dire che per me è stato anche naturale, perchè non ho mai voluto esasperare i miei sogni
PER EMERGERE NELLO SPORT CI VUOLE SACRIFICIO? CHE COSA NE PENSI?
Lo sport è bello, prima di tutto, ed insegna a crescere. Un po' di sacrificio serve per progredire ed andare avanti, ma non bisogna far diventare lo sport qualcosa di esclusivo...
SCUOLA E ATTIVITA' SPORTIVA COME SI CONCILIANO?
Non è facile, ma bisogna fare in modo che vadano d'accordo. Prima lo studio, però; per lo sport c'è sempre tempo. Io ho cercato di fare del mio meglio per farli andare d'accordo e ad un certo punto ho scelto lo sci ed è stata per me la strada giusta.
HAI SUBITO TANTI INCIDENTI. DOVE HAI TROVATO LA FORZA DI RIMETTERTI IN PIEDI?
Nel mio carattere, nella grande passione, nel desiderio che ho sempre avuto. Avevo iniziato un lavoro e non lo volevo proprio lasciare a metà strada...
COSA NE PENSI DELLA VALFURVA?
E' una gran bella valle! Ha tutte le potenzialità per emergere, sia d'estate che d'inverno e non ha nulla da invidiare a nessuno. Abbiamo dei problemi, lo sanno tutti, ma spero che presto riusciamo a risolverli. L'importante è riuscire a mantenere quello che la gente ed i turisti amano di più: le montagne, le bellezze naturali, la natura. Bisogna migliorare i servizi, per rendere il paese all'altezza di tanti altri, ma abbiamo comunque tutto quello che ci serve.
MAMMA E COMMENTATRICE TV? COM'E'?
Agnese è una bimba molto vivace e riempie la mia nuova vita di mamma. In quanto alla tv, all'inizio non è stato facile raccontare in poco tempo le sciate degli altri. Ci ho preso la mano, in fondo ho raccontato una cosa che conosco anche se non è stato subito così facile....
AGNESE VORRESTI CHE FOSSE UNA CAMPIONESSA?
Vorrei che crescendo facesse sport, perchè serve. Non ho proprio alcuna ambizione perchè diventi una campionessa. La mia lettera (quella del concorso ndr) l'ho scritta a lei e quando sarà grande gliela farò leggere...
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